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domenica 30 novembre 2014

EFFETTO DELLE PROTEINE DELLA CARNE SUL COMPORTAMENTO UMANO


Moltissimi sono gli animali che forniscono all’uomo le proteine della loro carne 
a scopo alimentare. Tali proteine creano indubbiamente nell’uomo aggressività,
 violenza, odio e insensibilità morale: si può pertanto affermare che la 
carne influisce negativamente sul comportamento umano.

Al contrario, il vegetariano crea le basi per un atteggiamento caratterizzato
 da tolleranza, mitezza, socievolezza e condivisione. 

Oggi, le affermazioni e le intuizioni di grandi uomini contrarie al ricorso alle
 proteine della carne possono avvalersi anche della chimica dei 
neurotrasmettitori e della neurobiologia, discipline scientifiche 
che spiegano come, e per effetto di quali alimenti, si creano 
determinati comportamenti nell’uomo. Conseguentemente, 
noi possiamo oggi operare con accresciuta sicurezza delle 
scelte consapevoli tra i vari cibi, preferendo alcuni ed evitando
 altri. Occorre, fra l’altro, respingere l’affermazione che la violenza
 é insita nella natura umana: nessuno nasce aggressivo e cattivo,
 ma può diventarlo con l’alimentazione carnea.
Le proteine animali indicate commercialmente come “carne” 
sono quelle del tessuto muscolare di vertebrati terricoli i cui cadaveri
l’uomo utilizza a scopo alimentare. In particolare si tratta di bovini:
 (bue, bufalo, bisonte); cervo, capriolo, daino, renna; cammello, 
alce, dromedario; capra, pecora; asino, cavallo; lepre, coniglio; 
riccio di terra, ippopotamo, canguro, suini (maiale, cinghiale, ecc.). 
L’uomo utilizza, a scopo alimentare, anche la “carne” di vertebrati 
non terricoli: quelle dei pesci (il pesce, non dimentichiamo, 
é “carne di pesce”) e di altri animali acquatici (balena, rana),
 nonché le carni di uccelli (pollame, anatra, tacchino, struzzo,
 cacciagione varia). 
Ma l’uomo che mangia carne infierisce, uccidendoli e poi mangiandoli,
 su molti animali invertebrati, come: molluschi (polpo, seppia, calamaro,
 patella, chiocciola, ostrica, mitilo, dattero di mare, cardio, manicaio,
 cappa lunga, folode, sigaro di mare, vongola). Crostacei
 (gambero di fiume, gambero di mare, aragosta, scampo, gammano,
 granchio di mare, cancro, squilla, mala, grancevola). Echinodermi
 (riccio di mare, trepang-oloturia).
Tale prelievo di proteine dal mondo animale costituisce una autentica
 carneficina, che non solo non è necessaria, non solo è eticamente 
riprovevole, ma che é anche apportatrice di stati patologici fisici, 
dovuti alla conseguente tossiemia (sino al cancro) e psichici
 (a causa dell’aggressività che induce nel comportamento). 
Di solito si intende per “carne” il tessuto muscolare
 (sempre contenente dei grassi “saturi”, cioè della peggiore qualità).
 Ma mangia carne anche chi mangia il fegato o le cosiddette “animelle”
 (pancreas, timo e ghiandole salivari) o il rene (rognone) o il cervello,
 organi non costituiti da tessuto muscolare; così pure mangia 
carne chi mangia la cosiddetta “trippa” (che è una parte del 
complesso stomaco dei ruminanti), oppure gli “insaccati”, come
 la coppa, il cotechino, la mortadella, il prosciutto, il salame, 
i würstel, lo zampone, ecc. Così ancora, mangia carne chi 
consuma la lingua o i muscoli della coda di bovini, oppure
salciccia o bresaola o pancetta, ecc. E mangia carne
 anche chi mangia il caviale, la bottarga o (come in Cina)
 la carne di cane, o la cosiddetta “corata” o la “pagliata”.
Insomma, uno spaventoso massacro, un autentico grande
 olocausto
Questo immane prelievo, a scopo alimentare, di proteine
 dal mondo animale influisce profondamente sul comportamento 
umano. In linea generale, in condizioni di vita naturale, gli animali 
carnivori sono feroci e aggressivi, mentre quelli non carnivori 
sono pacifici e socievoli. Un’altra facile constatazione: 
la graduale riduzione dell’aggressività dell’uomo a misura che 
esso passa da una dieta comprendente molta carne a una 
dieta che esclude i cibi iperproteici e in particolare la carne. 
È noto anche che i cani, sebbene in natura siano carnivori, se
 si vuole che montino con efficacia la guardia e aggrediscano 
persone a loro sconosciute, debbono essere alimentati con 
razioni di carne superiori al normale. Analogamente, se si
 vuole, in tempo di guerra, impiegare degli uomini in azioni
 belliche molto rischiose, occorre dar loro abbondanti razioni
 di carne, utilizzata come una droga atta a sviluppare aggressività,
 violenza e insensibilità morale; nell’Iliade di Omero si narra di
 festini a base di carne, ai quali prendevano parte i guerrieri, tra una
 battaglia e l’altra.
Seneca faceva notare che tra i mangiatori di gran quantità di carne 
si annoverano i tiranni, gli organizzatori di eccidi, di faide e di guerre 
fratricide, i mandanti di assassinii, gli schiavisti, mentre coloro che
 si nutrono dei frutti della terra hanno un comportamento mite. 
Liebig racconta che nel giardino zoologico di Giesen l’orso, se
 era costretto a mangiare carne al posto di vegetali, diveniva
 oltremodo irrequieto e pericoloso.
Si può quindi affermare che l’igiene fisica é anche igiene mentale,
 come sosteneva J. Dalemont, descrivendo la storia 
dell’alimentazione umana nel suo lavoro “Manuale d’igiene mentale”.
È nota l’espressione “la carne mi dà la carica”, usata da chi
 vuole giustificarne l’uso alimentare, dato che questa società,
 basa suÌla competitività, sulla libera e sfrenata concorrenza 
e sull’arrivismo, esige dall’individuo una grinta aggressiva che
 permetta di farsi strada (é nota la frase “struggle for life”).

L’uomo non é un semplice tubo digerente da riempire con cibi vari.
 L’uomo é un essere pensante, il cui cervello é un organo che, 
come tutti gli altri organi del corpo, deve essere nutrito con il 
materiale che occorre al suo metabolismo e che gli porta la
 corrente sanguigna. E poiché noi oggi mangiamo in gran parte
 cibi prodotti dalle industrie alimentari, vendute solo a scopo
 di profitto e non tenendo in alcun conto le nostre autentiche 
necessità alimentari naturali, si può affermare che, 
come la medicina ufficiale é condizionata e finanziata 
dall’industria farmaceutica, così la cosiddetta “scienza 
dell’alimentazione” é completamente nelle mani dell’industria 
chimica del cibo.
Tale industria, in notevole parte, cerca di smerciare autentici 
“cibi-spazzatura”, soprattutto quelli a base di proteine della 
carne, servendosi anche del potente ausilio dei mass-media.
 Succede, quindi, che un’accettazione acritica di tali attività
 degli industriali alimentari, si traduce inevitabilmente,
 sul piano pratico, in comportamenti violenti nei riguardi 
dei nostri simili e degli altri esseri viventi, a causa 
dell’aggressività indotta dal cibo cadaverico.
 Già il grande Giovenale (Satira X,512) circa venti secoli fa 
aveva sentenziato, con una massima eterna, la stretta 
dipendenza della sanità della mente da quella del corpo:
 “Mens sana in corpore sano”.
La mente, quindi, non può essere sana se non é sano il corpo,
 il che, in termini pratici, significa che occorre dare alla salute 
del corpo la priorità essendo essa “conditio sine qua non” per
 la salute mentale. Molto più tardi, nel XVII secolo, un’altra
 voce autorevole, quella del filosofo inglese John Locke
nella sua opera “Pensieri sull’educazione” (1693) sottolineava 
la validità dell’assioma di Giovenale, cioè la dipendenza della 
sanità della mente da quella del corpo.
Da quanto precede deriva la grande importanza del
 vegetarismo (nella accezione, beninteso, derivante da una
 giusta valutazione dell’origine etimologica del termine) il quale, 
disintossicando il corpo, purifica anche il sangue che nutre 
il cervello; il pensiero, di conseguenza, si fa più lucido e penetrante
, ne consegue una vera e propria “dilatazione della mente”, 
aumenta la capacità di autocontrollo e la resistenza al lavoro 
intellettuale e a quello fisico e si instaura un atteggiamento 
caratterizzato da tolleranza, mitezza, disponibilità al dialogo
 sereno, alla ricerca di soluzioni pacifiche delle vertenze, 
all’amore, alla socievolezza, alla condivisione.
L’attività elettrica del cervello, rivelata elettroencefalograficamente 
(EEG), ha evidenziato che l’alimentazione vegetariana induce il 
cosiddetto “ritmo alfa”, che é espressione di uno stato di rilassamento
 neuromuscolare non solo del cervello, ma di tutto l’organismo.
 Leadbeater sostiene che tale indagine scientifica comprova 
la benefica azione del vegetarismo sul comportamento,
 in quanto vi apporta una sensazione di benessere “analogo 
allo stato di meditazione sulle realtà più profonde”.
Ecco perché gli uomini più intelligenti, più colti, più aperti,
 più tolleranti del mondo, di tutti i tempi, si annoverano tra i 
vegetariani, in tutti i campi dello scibile: nelle scienze, 
nella filosofia, nell’arte, nella letteratura, nella medicina, ecc.
È ovvio, quindi, che se il sangue che nutre il cervello vi porta
 i cataboliti della carne, la fisiologia cerebrale ne resterà
 influenzata e il comportamento, invece, sarà caratterizzato 
- ripetiamo - da intolleranza, tendenza alla litigiosità e all’aggressività: 
al posto dell’amore, l’odio; al posto della convivialità e della
 unione, la separazione, l’annullamento della socialità, la violenza. 
L’uomo é, così, cacciato nella asocialità e in un feroce individualismo.
 È quel che vuole il potere: “Divide et impera!” Ecco perché il potere
 (che sa manovrare l’arma alimentare per influire, con essa, sul
 comportamento umano e orientarlo verso ciò che fa più comodo ai 
detentori del potere) fa di tutto per indurci a mangiare cibi morti,
 avvelenati e quindi intossicanti, soprattutto la carne. Il bersaglio è 
infatti, in ultima analisi, il cervello, che si vuol rendere incapace di capire.
 In conclusione, mentre il vegetarianesimo favorisce le più eccelse
 facoltà cognitive, i carnami deprimono tali attività cognitive,
 esaltando, invece, comportamenti dannosi all’individuo e alla
 società, e aumenta, di conseguenza, la quantità di serotonina 
che può ottenersi. Invece, un pasto ricco di proteine della carne 
riduce la presenza di triptofano nel cervello e, conseguentemente,
 determina uno stato di aggressività, di ansia, di propensione 
alla lotta. La scelta degli alimenti influenza, quindi, il comportamento 
e le emozioni.
Quanto ci dice il dott. Rossi ha trovato conferma sperimentale da parte
di John Fernstrom e Richard Hurthman, biologi del Dipartimento della
 Nutrizione e delle Scienze Alimentari del Massachusetts Institute of 
Tecnology.
La serotonina si é pertanto meritata l’appellativo di “sonnotonina”,
 a causa della sua particolare capacità di produrre sonno.
 Da parte di alcuni “nutrizionisti” contrari al vegetarismo
 (per vari motivi, leciti o inconfessabili) si cerca di sostenere
 che l’aggressività non é determinata dalle proteine della carne, 
ma sarebbe insita nella natura umana; affermazione assurda, 
giacché nessuno nasce aggressivo e cattivo, ma può diventarlo con
 l’alimentazione carnea.
Il noto antropologo prof. Luigi Lombardi Satriani ci dice al riguardo: 
“È un alibi rinviare l’aggressività alla natura; un alibi che la nostra 
società cerca di fornire a sé stessa per scaricarsi di molte responsabilità”. 
In realtà, nessun uomo nasce “cattivo”. Se così fosse, l’aggressività 
sarebbe universale, cosa che l’antropologia smentisce. 
Sono esistite, ed esistono ancora, società che hanno sviluppato culture
 assolutamente non violente. Per esempio, certe tribù dell’Africa
 o gruppi di Indios del Brasile nord-occidentale o gli Indios Piaroa
 in Venezuela, hanno costruito una società molto pacifica, volta
 alla cooperazione, non c’é traccia di aggressività nell’educazione
 dei loro bambini e i giochi infantili rispecchiano l’equilibrio del sistema:
 sono fatti di danze, canti, amore. L’odio è sconosciuto ed è
 risaputo che queste popolazioni sono vegetariane. 
Quale migliore prova che l’alimentazione forgia il carattere?
Non va dimenticato che i potenti ci tenevano a manifestare
 la loro pretesa “superiorità” praticando ed esibendo un
 carnivorismo deciso poiché, secondo loro, la carne,
 simbolo alimentare della violenza, doveva rappresentare
 l’irrinunciabile distintivo dei forti. Ma per mangiare carne 
occorre che in precedenza ci sia stato un atto violento
 culminato nell’uccisione di un animale; quindi il consumo 
di carne, essendo basato su un assassinio, non può che 
essere associato alla violenza e alla forza bruta.
 Al contrario, il vegetarismo richiama la stabilità, la tranquillità,
 la serenità del mondo vegetale che, nella sua possente nobiltà,
 trae dalla madre terra vita e forza per farne dono all’umanità.
 Il prof. Carlo Sirtori, noto clinico e scienziato, ha messo giustamente
 in luce che il ricorso alle proteine della carne da parte dell’uomo
 crea aggressività perché nella carne il calcio e il fosforo sono 
presenti nel rapporto di 1 parte di calcio contro 50 di fosforo.
 Mangiando carne, si introduce quindi un eccesso di fosforo,
 innaturale per l’uomo, nel cui latte il rapporto calcio/fosforo
 é di 2 ad 1.
 “Questo fatto- commenta Sirtori- comporta una caduta del tasso di calcio,
 con conseguente instaurazione, nel comportamento umano, di irritabilità
 e aggressività, che nei bambini può provocare delle crisi convulsive”.
Nel 1992 ai marines americani che si preparavano a entrare in azione 
durante la famosa “Guerra del Golfo” furono fatti pervenire, in aggiunta 
alle “normali” e già abbondanti razioni di carne, 50.000 tacchini. 
Motivo: “Sono soldati e devono mangiare molta carne”. 
In altri termini: “Devono aggredire e la carne serve per renderli aggressivi”.
 Termino questo mio intervento citando la nota frase del fisiologo 
Jacopo Moleschott, che conferma l’aggressività indotta dalla carne: 
“L’irlandese, finché si nutrirà di patate, sarà sottomesso dall’inglese 
che mangia beef-steak e roast-beef”.

2° LIFE?

Mi si chiede di rinunciare a questo silenzio,alla mia solitudine,al mio ordine ,alla mia pulizia.............
Non so veramente cosa fare Gianluca.

sabato 29 novembre 2014

DUE ANGELI

Leggi questa pagina fino alla fine e non interromperti a metà.
Vedrai che “le cose non sempre sono come sembrano.”

Due angeli in viaggio fecero una sosta per passare la notte nella casa di una famiglia benestante.
Questa famiglia si dimostrò scortese e rifiutò di accogliere gli angeli nella camera degli ospiti della casa padronale. Fu loro accordato invece un piccolo posticino nel freddo della cantina. Quando fecero per sdraiarsi sul duro pavimento, l’angelo più anziano vide un buco nella parete e lo riparò. Quando l’angelo più giovane chiese il perchè l’angelo più anziano rispose:“le cose non sempre sono come sembrano”.

La notte successiva I due trovarono ospitalità nella casa di un contadino e di sua moglie molto poveri ma molto ospitali.
Dopo aver condiviso con i due angeli il poco mangiare che avevano il contadino e sua moglie fecero dormire i due angeli nel loro letto.
Quando il sole illuminò all’indomani tutto il cielo i due angeli trovarono il contadino e sua moglie in lacrime. La loro unica mucca, il cui latte era il loro unico sostentamento, era stesa morta sul prato.

L’angelo più giovane si arrabbiò e chiese all’altro come egli avesse lasciato succedere tutto ciò.
Il primo uomo aveva tutto e ciò nonostante l’hai aiutato” disse in tono accusatorio. “La seconda famiglia aveva ben poco e tu hai lasciato loro morire la mucca.”
Le cose non sempre sono come sembrano” disse l’angelo più anziano.

Quando noi ci riposavamo nella fredda cantina della casa padronale mi accorsi che c’era dell’oro nel buco della parete. Poiché il proprietario era così ingordo ed avaro e non voleva condividere la sua buona sorte, ho sigillato la parete affinché egli non potesse più trovarlo.

Quando noi dormivamo,la notte scorsa,nel letto del contadino, vidi venire l’angelo della morte a prendere sua moglie. Al suo posto gli ho dato la mucca.
Le cose non sempre sono come sembrano”.

Talvolta è proprio quello che succede se le cose non evolvono come dovrebbero. Se tu hai fiducia, devi semplicemente prendere atto del fatto che ogni avvenimento è per te positivo. Potresti non rendertene conto prima che sia passato un po’ di tempo...



venerdì 28 novembre 2014

DUE AMICI

Una storia racconta di due amici che camminavano nel deserto. In qualche momento del viaggio cominciarono a discutere ed un amico diede uno schiaffo all'altro;questi addolorato,ma senza dire nulla,scrisse nella sabbia:il mio miglior amico oggi mi ha dato uno schiaffo.
Continuarono a camminare finché trovarono un'oasi dove decisero di fare un bagno.
L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare ma il suo amico lo salvò.
Dopo che si fu ripreso scrisse su una pietra:il mio miglior amico oggi mi ha salvato la vita.
L'amico che aveva dato lo schiaffo e aveva salvato il suo migliore amico domandò: Quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia e adesso lo fai su una pietra. 
Perché? L'altro amico rispose: quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia dove i venti del perdono possano cancellarlo ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi dobbiamo inciderlo nella pietra dove nessun vento possa cancellarlo.
IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA E AD INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.







martedì 25 novembre 2014

WILLIAM SHAKESPEARE

"Per tutte le violenze consumate su di lei
per tutte le umiliazioni che ha subito
per il suo corpo che avete sfruttato
per la sua intelligenza che avete calpestato
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata
per la libertà che le avete negato
per la bocca che le avete tappato
per le ali che le avete tagliato
per tutto questo
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.
E non bastasse questo
inchinatevi ogni volta che vi guarda l’anima
perché Lei la sa vedere
perché Lei sa farla cantare.
In piedi, Signori, ogni volta che vi accarezza una mano
ogni volta che vi asciuga le lacrime
come foste i suoi figli
e quando vi aspetta
anche se Lei vorrebbe correre.
In piedi, sempre in piedi, miei Signori
quando entra nella stanza e suona l’amore
e quando vi nasconde i dolore e la solitudine
e il bisogno terribile di essere amata.
Non provate ad allungare la vostra mano per aiutarla
quando Lei crolla sotto il peso del mondo.
Non ha bisogno della vostra compassione.
Ha bisogno che voi
vi sediate in terra vicino a Lei
e che aspettiate che il cuore calmi il battito
che la paura scompaia
che tutto il mondo riprenda a girare tranquillo
e sarà sempre Lei ad alzarsi per prima
e a darvi la mano per tirarvi su
in modo da avvicinarvi al cielo
in quel cielo alto dove la sua anima vive
e da dove, Signori, non la strapperete mai."


10 COSE CHE DIO TI CHIEDERA'

Dio non ti chiederà che modello di auto usavi,
ti chiederà a quanta gente hai dato un passaggio.

Dio non ti chiederà i metri quadrati della tua casa,
ti chiederà quanta gente hai ospitato.

Dio non ti chiederà la marca dei vestiti nel tuo armadio,
ti chiederà quanta gente hai aiutato a vestirsi.

Dio non ti chiederà quanto era alto il tuo stipendio,
ti chiederà se hai venduto la tua coscienza per ottenerlo.
 
Dio non ti chiederà quale era il tuo titolo di studio,
ti chiederà se hai fatto il tuo lavoro al meglio delle tue capacità.

Dio non ti chiederà quanti amici avevi,
ti chiederà quanta gente ti considerava suo amico.

Dio non ti chiederà in che quartiere vivevi,
ti chiederà come trattavi i tuoi vicini.

Dio non ti chiederà il colore della tua pelle,
ti chiederà la purezza della tua anima.

Dio non ti chiederà perché hai tardato tanto a cercare la salvezza,ti porterà con amore alla tua casa in cielo e non alle porte dell'inferno.

Dio non accusa,
ti chiede solo di predicare con l'esempio.

JIM MORRISON-FRASI

Vivi la vita attimo per attimo, come se fosse l'ultimo.

Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.


Se per vivere devi strisciare, alzati e muori.


Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.


Quando morirò andrò in paradiso, perché l'inferno l'ho già vissuto quaggiù.


Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.


Cerca di essere sempre te stesso, così un giorno potrai dire di essere stato l'unico.


Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita.


Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!


Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.


Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare, abbasso gli occhi per paura di ricordare.


Datemi un sogno in cui vivere, perché la realtà mi sta uccidendo.


Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo.


Mi chiamano drogato perché mi faccio le canne ma non sanno invece che la vera droga è la crudeltà dell'uomo.


C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.


L'eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi.


Solo quando imparerai a fregartene di quello che dice la gente, solo allora potrai dire di essere veramente grande.


Vivi la vita come puoi, perchè come vuoi non puoi.


Ama ragazza, ama perdutamente, e se ti dicono che l'amore è peccato, allora ama il peccato e sarai innocente.


Non ho mai cercato di cambiare il mondo, ho fatto sempre in modo che fosse il mondo a cambiare.


Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.


Se un giorno ti chiedi perché sei nato ricorda che sei nato per qualcuno e che qualcuno è nato per te.


Non piangere per chi non merita il tuo sorriso.


Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.


Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.


Non diventerò vecchio, sono come una stella cadente.


È meglio essere odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo.


Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.


Non parlare mai di pace e di amore: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso.


Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.


Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.


Se un giorno ti accorgerai di non amarmi più, dimmelo e vattene ma non voltarti...mi vedresti piangere e torneresti indietro...ma io voglio il tuo amore, non la tua pietà...


È meglio una fine disperata che una disperazione senza fine.


Non tradire chi ti sorride: potrebbe avere la morte nel cuore e regalarti ugualmente un po' di vita.


Ho riso,ho pianto,ma adesso basta,cade giù il sipario,e basta con questa commedia chiamata vita...ma attenti ragazzi,recitate bene,perchè la commedia...non avrà repliche...


Bimbo mi chiedi cos'è l'amore? Cresci e lo saprai.Bimbo mi chiedi cos'è la felicità? Rimani bimbo e lo saprai.

lunedì 24 novembre 2014

SITUAZIONE ATTUALE

DEPRESSA.ho in casa Gianluca che si dice innamorato di me ma io gliel'ho detto che non lo sono.troppi casini passati per innamorarmi ancora.unico rischio è quello che venga fuori un bebè le prossime settimane perchè lui malgrado i suoi 42 anni è inesperto anzi ...non era mai stato con una donna e malgrado io ce la metta tutta ovvero lo abbia fatto prima che mi venisse il ciclo lui non riesce a venire.
non vorrei che mi venisse dentro e....ma che ne so...forse lo voglio anche io.cmq per intanto non sto bene .non so se rompere questo rapporto o continuarlo.lui è troppo dolce e buono e non vorrei fargli del male poi ho conosciuto la sua famiglia ed ormai mi spacciano per la sua compagna.sua mamma mi prepara cibi vegetariani apposta per me e me li fa avere.io non voglio lavare e stirare per un uomo.per un figlio sì.magari farò come dice Margie Simpson che l'uomo è come una bustina di semi.dopo che li hai usati butti la bustina 

domenica 23 novembre 2014

POST DE LA JU'


  • La depressione non è la tristezza. Chi le confonde è uno che scambia una polmonite per un raffreddore.
  • La depressione è una malattia vera e propria, non uno sgradevole inconveniente. Una malattia e come tale va trattata.
  • La depressione è peggio di un cancro, se mi passate la provocazione: il cancro lo individui, è tangibile, sai dov’è. La depressione invece è un nemico invisibile, ineffabile, non sai dove volgere lo sguardo per prendere la mira e colpire e ciò da un senso di impotenza e terrore. Un depresso è una preda nella foresta in una notte senza luna.
  • La depressione non ha limiti offensivi. Può espandersi a dismisura facendosi beffe dei confini geografici del nostro corpo. Può diventare fisicamente più grande del depresso prendendo forma di altre persone, fino ad arrivare al mondo intero. Il depresso è un pidocchio di fronte a un ciclope.
  • La depressione NON si sconfigge. MAI. È un mostro immortale che non si può battere, ma soltanto combattere. Lo metti all’angolo esangue certa di aver vinto, abbassi la guardia, gli dai le spalle e quella si rialza e ti balza al collo. Il depresso è un soldato arruolato per una guerra che non sceglie e che può solo combattere. Prima impara che non vedrà mai la vittoria e prima diventerà una soldato efficiente. Combattere, combattere e combattere. Dimenticarsi della pietà suscitata da un nemico a terra: infierire, senza esitare. La depressione è esperta artista della tanatosi, la tecnica usata da molti animali che consiste nel fingersi morti di fronte al nemico. Il soldato-depresso non deve mai cascarci o è finito.
Diffidate da persone comuni o Vip in cerca di riflettori che sostengono di averla battuta: se l’hai battuta allora non era depressione. O stai mentendo a te stesso.
Il primo passo è accettare un aiuto concreto e qualificato, senza vergogna, senza preconcetti riguardo a farmaci, psicologi e psichiatri: se hai un femore rotto vai dall’ortopedico, non stai a casa a sperare che guarisca. Così deve funzionare per la depressione.
Senza eccedere nella direzione opposta: nessuno ( farmaco o medico ) ha la bacchetta magica, il grosso lo devi fare tu.
Il depresso è un autista con l’auto in panne e senza benzina: lo psichiatra e i farmaci sono il meccanico e il benzinaio che ti aggiustano il motore e fanno il pieno di benzina; lo psicologo è il navigatore satellitare che ti suggerisce la rotta. Ma il volante e i pedali ce li hai sempre in mano tu e nessuno guiderà al tuo posto. I farmaci e i medici sono importanti alleati, non eroi che ti prenderanno di peso portandoti in salvo.
Chi è depresso deve lavorare il triplo per stare in equilibrio. Non l’ha scelto, ma come un soldato preso per gli stracci e catapultato in guerra, non può sottrarsi dal lottare.
È la prima volta che esco allo scoperto pubblicamente. Io sono una soldatessa che vi racconta la guerra dall’interno della battaglia. Le mie armi sono le cose che mi fanno bene: ogni volta che scrivo una canzone, che ascolto Marco Mengoni, che passo del tempo con mio nipote, ogni volta che lui mi fa un disegno, che dipingo, ogni volta che sorrido a chi non conosco, ogni volta è una fucilata che sferro al nemico, senza pietà. E se le munizioni finiscono – perché finiscono ogni tanto – vado all’arma bianca col coltello tra i denti in un corpo a corpo furioso. È una fatica maledetta, ma in gioco c’è la vita. E non per modo di dire.
Quando cinque anni fa la misura fu colma e tracimò, non fui capita e me ne fregai. Poi sul mio conto iniziarono a girare strane voci e allora presi gli ultimi spiccioli di forza e coraggio e una sera chiusi le persone che frequentavo più assiduamente in un bar e vuotai il sacco. In lacrime, tremando. Cercando di essere più diretta possibile. Ed esigei una cosa sola: “Non trattatemi da matta. Il modo migliore per aiutarmi è continuare a porvi come avete sempre fatto, con naturalezza. Ho bisogno di normalità attorno a me”.
Voglio con queste mie parole essere utile a qualcuno e smascherare chi va in giro a raccontare balle grosse come case su presunte guarigioni miracolose. Voglio col mio coming out abbattere un tabù assassino che miete vittime su vittime e che mi ha portato via uno zio e una cugina.
Voglio pisciare in testa a voi professionisti del dito puntato, fuoriclasse del giudizio sommario che ci catalogate alla voce “matti”.
Chi è depresso non è pazzo.
I pazzi siete voi.
Forza soldati.
Combattete.

venerdì 21 novembre 2014

PAULO COELHO

IL CIELO E L'INFERNO

Un uomo, il suo cavallo e il suo cane camminavano lungo una strada. Mentre passavano accanto a un albero gigantesco, si abbatté un fulmine e morirono tutti fulminati.
Ma l’uomo non si accorse di avere ormai lasciato questo mondo e continuò a camminare con i suoi due animali. A volte occorre del tempo perché i morti si rendano conto della loro nuova condizione…
Era una camminata molto lunga, su per la collina, il sole era forte e loro erano tutti sudati e assetati. Avevano disperatamente bisogno di acqua. A una curva della strada, avvistarono un magnifico portone, tutto di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale c’era una fontana da cui sprizzava dell’acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.
– Buongiorno.
– Buongiorno – rispose l’uomo.
– Che posto è mai questo, così meraviglioso?
– Qui è il Cielo.
– Che bello essere arrivati nel cielo, abbiamo molta sete.
– Lei può entrare e bere a volontà.
E il guardiano indicò la fontana.
– Anche il mio cavallo e il mio cane hanno sete.
– Mi spiace molto, ma qui non è permessa l’entrata di animali.
L’uomo ne rimase assai deluso, perché aveva molta sete, ma non avrebbe mai bevuto da solo. Ringraziò e proseguì. Dopo aver camminato a lungo, ormai esausti, arrivarono in un luogo la cui entrata era segnata da una vecchia porta, che si apriva su di un sentiero sterrato, fiancheggiato da alberi.
All’ombra di uno degli alberi, c’era un uomo sdraiato, con il capo coperto da un cappello, che probabilmente stava dormendo.
– Buongiorno – disse il viandante.
L’uomo fece un cenno con il capo.
– Abbiamo molta sete, il mio cavallo, il mio cane e io.
– C’è una fonte tra quelle pietre – disse l’uomo indicando un posto. – Potete bere a volontà.
L’uomo, il cavallo e il cane si avvicinarono alla fonte e ammazzarono la sete. Poi, l’uomo tornò indietro per ringraziare.
– A proposito, come si chiama questo posto?
– Cielo.
– Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era là!
– Quello non è il cielo, quello è l’inferno.
Il viandante rimase perplesso.
– Voi dovreste evitarlo! Una tale informazione falsa causerà grandi confusioni!
L’uomo sorrise:
– Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché laggiù rimangono tutti quelli che sono capaci di abbandonare i loro migliori amici …

mercoledì 19 novembre 2014

OGGI

Sono stata a trovare marco m.e cristina che sono ricoverati in spdc,reparto psichiatria.stanno bene del resto quello se non fosse perchè non sei libero è un bel repartino nel senso che gli infermieri e le infermiere sono molto umani tant'è vero che me li ricordo tutti per nome  e loro ricordano me e mi fanno entrare anche fuori orario.una cosa quasi incredibile per quello che ne so io.niente a che vedere con la psichiatria di Intra-Verbania o almeno per quello che era quando ci sono finita io a 18 anni.certo è che sono cambiati i farmaci e forse anche gli operatori di questo settore sono migliorati.o almeno lo sono in spdc a Voghera.
ricordo quanto si sono sbattuti per salvarmi la vita quando mi sono iniettata tutta una fornitura di un mese dell'insulina del mio ex marito compresa quella a rilascio lento +2 scatole di sonniferi ed avevo la glicemia a 23
l'infermiera Patrizia che rubava le caramelle alle mie compagne di stanza per darmele da mangiare per aiutarmi,insieme alle flebo,a rirar su la glicemia.me la provavno ogni mezz'ora ed avevo tutti i polpastrelli bucherellati

andando da loro mi sono comprata una borsa da 12 euro dai cinesi ed ho buttato la mia della desigual da 50 euro perchè era leggermente scucita e poi io mi stufo delle borse .le cambio spesso.questa poi è più grande.ci sta dentro anche il mio netbook se servisse .
è nera con le borchie argentate e non mi cade dalle spalle.

al ritorno mi sono fermata al parco della stazione , mi sono unita ad un gruppo di ragazzi ed ho fumato insieme a loro.tra loro,alzo gli occhi,vedo Marco D.

Con lui e Katia abbiamo passato un mese circa meraviglioso al cra.
uscivamo,bevevamo,fumavamo,poi si cantava si scherzava si rideva.mi ero innamorata di lui solo che lui ha 25 anni ed inoltre è omosessuale.
io ho conosciuto per caso il suo "fidanzato e questo si è invaghito di me .fatto sta che siamo stati insieme e marco,malgrado sia mio amico su facebook mi ha detto una volta in chat che sono una brutta persona,cattiva.così non l'ho più salutato.oggi appena l'ho visto mi è scappato un timido ciao e lui anche mi ha risposto ciao.
sono contenta.



martedì 18 novembre 2014

MENOPAUSA

E' TALMENTE GRANDE LA MIA VOGLIA IRREALIZZABILE PER TANTI MOTIVI  DI AVERE ANCORA DEI FIGLI CHE MI SONO TORNATE LA MESTRUAZIONI .DOPO CIRCA UN ANNO CHE NON LE AVEVO PIU'.GIANLUCA STAMMI LONTANO.
A CHI MI CHIEDEVA PERCHE' NON HO MAI USATO ANTICONCEZIONALI RISPONDO CHE IO LI VOLEVO I FIGLI E NE HO FATTI 2,NE VOLEVO ALMENO UNA DI SESSO FEMMINILE MA MI E' ANDATA MALE.ORMAI NON NE VOGLIO PIU'.

lunedì 17 novembre 2014

FABIO

Fabio è un uomo che ho conosciuto su internet ben 9 anni fa .Io me ne sono innamoratissima da subito.leggevo i suoi post su yahoo 360 ,prima che chiudesse e....veramente è stato lui a trovarmi ed a farmi un bellissimo commento su un post che avevo fatto riguardante Madre Teresa di Calcutta .io sono andata nel suo blog ed ho commentato un suo post .ne fà di squisiti.poi ero già in depressione e lui mi faceva morire dal ridere.scrisse anche un post su di me che spero un giorno di rileggere.
dopo il mio commento mi contatta immediatamente via chat e mi dice:voglio sapere tutto di te.
azz....io gli ho raccontato tutto.fatto male.avrei dovuto dirgli che ero se non altro una maestrina o cmq non raccontargli la verità.fatto sta che ha cominciato ad evitarmi come la peste.punto.
io spero si *ravveda* perchè non è giusto discriminarmi per la mia malattia.
mio marito,sistemista ,dall'ufficio curava quello che facevo col pc a casa ed ha scoperto che io chattavo con questo Fabio così come Fabio lo sapeva e per questo non si sbilanciava mai nei miei confronti.se non che si è messo a stuzzicare mio marito che per via del diabete ha problemi di erezione ovvero lui ha solo fatto un commento che era :spada di fuoco*,ciulala la lori.bom.un casino.Il mio ex si è sentito ferito ed ha cominciato ad odiarlo .pensare che io speravo diventassero amici avendo stessi interessi in campo informatico.ho persino avvisato Fabio di non aprire file o messaggi a mio nome perchè il mio ex minacciava di,quando trovasse il tempo,mandargli un virus di quelli.....del resto è siriano.......* *

*spada di fuoco perchè mio marito ha un nome indiano che significa spada indiana ma Fabio che non capisce mai un cazzo * * lo ha scritto così.
poi è successo che Fabio mi ha chiesto di fargli vedere le tette ed io come se niente fosse ho alzato la maglia e gliele ho fatte vedere.
sul 360 lui aveva un giro finto o vero di amicizie femminili ed io ero gelosissima .lui poi faceva apposta a farmi ingelosire fatto sta che due giorni eravamo amici e tre mesi non lo eravamo più per quanto io pensassi cmq sempre a lui.
quando litigavamo io scrivevo dei post insultandolo pesantemente a lui e a chi gli era per finta o per sul serio a fianco in quel momento fatto sta che lui passa la foto delle mie tette ad un'amica .poi chatta con me e dice non volevo ma intanto quella foto fa il giro a 360° * * cioè la vedono tutti quelli del 360
io allora avevo vergogna perchè mettevo dei post di religione e spiritualità e quindi secondo la loro mente contorta non ero coerente con quello che scrivevo come se il sesso non facesse parte della vita così come un corpo umano nudo e cmq io ero sul blog per scrivere e quella era la prima volta che facevo una cosa simile .prima di farlo mi incazzavo perchè vedevo gente che diceva solo buon giorno e buona notte e insomma ho saputo che molte donne lo facevano.e davo titoli a tutte quelle che gli si avvicinavano probabilmente anche giustamente così come posso essere io troiona ed altre parole che utilizzavo.
fatto sta che se ho divorziato è per lui che mi ha anche fatto dire via chat,per tutelarsi,che lui non mi aveva in alcun modo provocato o illuso di qualche cosa ed io gli ho detto:devo affermare altre cose? (perchè lui aveva in quel momento in corso un processo con una famigliola nel quale era andato a stuzzicare la moglie ed il marito gli aveva fatto causa ed aveva paura che mio marito facesse lo stesso ma quello si era messo subito a chattare a propria volta con una del suo paese che poi ha sposato ed ora hanno un bambino di 4 mesi).
io ho la colpa di essermi innamorata ma lui all'inizio si spacciava per pluriseparato con figli a destra e a manca .non sposato e la verità non la so ancora ora.cmq ormai io sono sola ed ho perso la testa per lui e comunque non amavo più mio marito che mi ha picchiato pesantemente e prima di conoscerlo.razza violenta.
morale della favola:non desiderare la donna d'altri ma se sei libero io sono libera adesso ed una volta mi hai chiamato amore nel blog.non chiedo questo ma almeno la tua amicizia .io ho lasciato tutto per te.non dobbiamo mica sposarci  ed ho passato 5 anni in un istituto per curare la mia malattia .non sono più come prima.sono peggio ahhaahhahhahhha
bè cmq baci alla nocciola senza nicotina e di pasta uso la barilla o quella che mi passa la caritas ciao miao e bau
e cmq quando vedo l'icona della tua fotina sono tutta contenta .mi basta sapere che mi leggi.stai pure in mezzo alla porta .non intralci nessun traffico.

DEPRESSIONE NERA

NON STO BENE DA DUE GIORNI.AVREI VOGLIA DI MORIRE E MI SONO TORNATE LE LACRIME.
HO PAURA DEL MIO FUTURO.
VORREI SCHIATTARE QUI ,ADESSO,IN QUESTO ISTANTE.
NON CE LA FACCIO PIU' E GIANLUCA NON CAPISCE CHE VOGLIO STARE DA SOLA .IERI MATTINA SE N'E' ANDATO LASCIANDO PERO' QUI LA SUA ROBA E IERI SERA DOPO CENA E' RITORNATO SENZA CHE IO LO AVESSI INVITATO A FARLO.PEGGIO DEL SUPER ATTACK.LO CHIAMERO' BOSTIK

sabato 15 novembre 2014

CARA ELIANA MONTI

ORA COME ORA MI SERVE UN UOMO PER BISOGNO:UN DENTISTA ,UNO PSICOLOGO......o uno che mi ci porti almeno,anche da un ortopedico.
HO GIA' IN CASA UN UOMO E MI SENTO SOFFOCARE .DOMANI LO SPEDISCO.
RIMARRA' UN AMICO MA NON CE LA FACCIO A RIFARMI UNA FAMIGLIA.
NON HO VOGLIA DI CUCINARE,DI LAVARE I PIATTI ED I MIEI PANNI SONO TUTTI DA NON STIRARE.
NON RICADRO' PIU' NEL CIRCOLO DEL MATRIMONIO O CONVIVENZA CHE SIA.
HO UNA MALATTIA INVALIDANTE E FACCIO FATICA A FARE LE COSE PER ME FIGURIAMOCI SE SI DOVESSE AGGIUNGERE UN'ALTRA PERSONA NELLA MIA VITA .
NON VOGLIO GUARDARE L'OROLOGIO PERCHE' E' ORA DI MANGIARE.NON VOGLIO UNA PIG STYLE OF LIFE CON PRIMO,SECONDO,CONTORNO,FRUTTA,CAFFE' E DOLCE CHE POI INGRASSO PURE..
MI CI VORREBBE UN PRINCIPE COME MINIMO O CMQ UNO CHE ABBIA LA CAMERIERA IN CASA E CHE MI CUCINI SENZA CARNE.

giovedì 13 novembre 2014

JOHN DONNE

                                                     NESSUN UOMO E' UN'ISOLA



Nessun uomo è un’isola,
completo in sé stesso;
ogni uomo è un pezzo del continente,
una parte del tutto.
Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare,
l’Europa ne sarebbe diminuita,
come se le mancasse un promontorio,
come se venisse a mancare
una dimora di amici tuoi,
o la tua stessa casa. 
 
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell’umanità.
E dunque non chiedere mai
per chi suona la campana:
essa suona per te.

SALUTE AGGIORNAMENTI * *

Adesso vado dalla dottoressa.domani analisi per il controllo del livello della creatina nel sangue dato che sto prendendo l'eparina poi il 17 dicembre altro ecodopler e non so quando altri raggi x.
speriamo me lo sistemino questo ginocchio.mi fa male.
next is fare un esame della vista e occhiali bifocali perchè non ci vedo nè da vicino nè da lontano + risonanza magnetica alla testa perchè ho la prolattina alta .la prolattina viene prodotta dall'ipofisi.
ho la sindrome di adie che mi rende una pupilla più grande dell'altra cioè non si chiude quando c'è la luce e potrebbe essere secondo i miei studi che l'ipofisi ingrossata vada a toccare il nervo ottico ma fargliela capire...............

CONVIVENZA

Sto convivendo col mio amico Gianluca.La Flori mi ha detto stai attenta ,quello è uno scopa amici....haahaah troppo forte la Flory con la sua naturalezza.
Magari lo fosse cara Flory.
.....cmq si è piazzato a casa mia .ieri sua mamma mi ha fatto avere un po' di viveri già pronti più formaggio,noci,vino ecc.
io lo considero un amico.

mercoledì 12 novembre 2014

EFFETTO RITARDATO DELLA MUSICA DI CARMEN LATERZA?

Mi sono venuti in mente i miei amici di Londra.non ho mantenuto nessun rapporto con loro tranne che con Louis che mi scrisse una lettera,dopo aver ricevuto una mia cartolina da domodossola ,dicendomi capisco perchè non stavi bene qui.poi non ci siamo più scritti.lui è stato il mio ragazzo per un certo periodo ma a Londra ne ho cambiati parecchi di ragazzi.
mi piacerebbe tornarci per vedere caroline,simon,alvin ,louis,timothi,susan ecc......non mi ricordo più i nomi.
io ero stata a Londra per caso nel senso che dovevo andare a Frinton on sea in una clinica dove si pratica il digiuno e nel tragitto,sul traghetto che porta dalla francia a Dover ho conosciuto delle ragazze che mi hanno portato a casa loro.poi ci sono stata a Frinton on sea ma i costi erano troppo alti per le mie tasche e così vi rinunciai.........

JOHN LOCKE

Poiché, essendo la stessa consapevolezza quella che fa sì che un uomo sia se stesso a se stesso, l'identità personale dipende da quella, e da essa soltanto [...] Infatti, finché un essere intelligente può ripetere l'idea di qualunque azione passata con la stessa consapevolezza di essa che ne ebbe al principio, e con la stessa consapevolezza che ha qualunque azione presente, fino a quel momento esso è il medesimo io personale. Esso è infatti se stesso a sé stesso, ora, per la coscienza che ha dei suoi pensieri ed azioni presenti, e così sarà lo stesso lo fintanto che la stessa consapevolezza possa estendersi ad azioni passate o a venire; e, per trascorrere di tempo e mutar di sostanza, non diverrebbe mai due persone, più che non lo diventi un uomo per il fatto di portare oggi abiti diversi da quelli che portava ieri, avendo fatto tra ieri e oggi un sonno, breve o lungo che sia: poiché la stessa consapevolezza unisce nella stessa persona quelle azioni tra loro lontane, quali che siano le sostanze che hanno contribuito alla loro produzione.


POI GIANLUCA ME LO SPIEGHI PERCHE' NON CI CAPISCO UN CAZZO

VASCO ROSSI

ROLLING STONES

CARO GIANLUCA

T i voglio bene ma non ti amo.sei la persona più dolce che abbia mai incontrato ma non innamorarti di me perchè io sono un cavallo pazzo .amo troppo la mia libertà

NON MI VA DELLA LORI

Essere aspettata
che tu scenda dalle scale
che mi chiami per dormire
che io voglio stare sola
che mi guardi quanto fumo
di trovare il frigo pieno
noooon mi va
di guardare l'orologio
perchè è ora di mangiare
nooooon mi va
che tu parli mentre scrivo
mentre ascolto una canzone
noooon mi va
voglio stare sola un  giorno
per pensare ai cazzi miei
noooon mi va
io devo meditare
non ho tempo per scopare
e neanche per amare
nooon mi va
mi stai facendo ingrassare
indi-etro ritornare
nooooon mi va
che tu mangi il maiale
io non mangio neanche carne
noooon mi va



VASCO ROSSI

lunedì 10 novembre 2014

JOVANOTTI

VASCO ROSSI

JOHN LENNON


ENRIQUE JARDIEL PONCELA

“Mi alzo e mi corico tardi, perché non credo che Dio aiuti chi si alza presto. Vedete le galline che, nonostante si alzino con l’alba, invecchiano facendo uova perché gliele mangino gli altri e finiscono col morire in pentola.” 

YUTANG LIN


“La società può esistere solo su una certa base di cortesi bugie e a patto che nessuno dica esattamente ciò che pensa.”

“Tutti i vestiti delle donne non sono che un compromesso tra il desiderio confessato di vestirsi e quello inconfessato di spogliarsi.” 

“La funzione chimica dell'umorismo è questa: cambiare il carattere dei nostri pensieri.” 

“Il segreto della contentezza è sapere come godere ciò che hai, ed essere capaci di perdere ogni desiderio per le cose al di là delle tue possibilità.” 

“Preferisco imbattermi per caso in un minuscolo gioiello nascosto tra la cenere, che guardarne uno gigantesco nella vetrina di un gioielliere.” 

“La speranza è come una strada nei campi: non c'è mai stata una strada, ma quando molte persone vi camminano, la strada prende forma.” 

Fumare produce quel completo benessere spirituale, quello stato di penetrante, immaginosa percezione, e di piena, vibrante energia creative che è una condizione necessaria al nostro pieno godimento di una conversazione amichevole alcanto del fuoco, o alla creazione di un calore comprensivo della lettura di un antico libro, o alla produzione di quellaperfetta cadenza di parole e pensiero che chiamiamo arte di scrivere.” 

“Una vera conversazione la possiamo intraprendere soltanto quando incontriamo i nostri amici intimi e siamo preparati a vuotare i cuori l’uno nell’altro. Uno di loro avrà posato ilpiede su una tavola vicina, un altro si sarà seduto sul davanzale della finestra, un altro sul pavimento, appoggiato a un cuscino tolto dal divano, lasciando così un terzo del divano scoperto.” 

Non solo alzarsi presto è del tutto innaturale, ma io voglio anche affermare che restarsene a letto mezzo addormentati - gli studiosi del sonno chiamano "ipnagogico" questo stato - è estremamente benefico per la salute e l'umore. Una buona mezz'ora trascorsa dormicchiando nel letto la mattina può, per esempio, aiutarvi a prepararvi mentalmente per iproblemi e i compiti che vi aspettano.