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lunedì 6 ottobre 2014

PER CLAUDIO

Devo scrivere la mia esperienza al bar per la tesi di Claudio,laureando in tecnico della riabilitazione psichiatrica,ora tirocinante presso il c.p.s. di Stradella.
Allora caro Claudio incomincio:

La mia esperienza al bar del centro sociale AUSER è un'opportunità che mi ha dato l'INPS in collaborazione col C.R.A. (centro ad alta densità riabilitativa ) di Casteggio (dove abbiamo avuto Claudio per un periodo di tempo come tirocinante) ed il Centro Psico Sociale di Stradella,di lavoro risocializzante .

All'inizio mi sono spaventata perché pensavo che non ce l'avrei mai fatta invece mi sono subito trovata in un ambiente accogliente tanto che anche Grazia,
un'educatrice del C.R.A.,un giorno che c'era lo sciopero dei treni e mi ha accompagnato lei al lavoro,si è stupita di come mi hanno festeggiata all'arrivo.
Gli utenti erano,sono,tutti anziani.
Il primo giorno mi hanno detto tu stai nella sala e siccome non c'era niente da fare ho passato il pomeriggio a giocare a carte con Guido.
Il secondo giorno mi sono piazzata di mia iniziativa  dietro al bar e malgrado le colleghe mi boicottassero leggermente cioè volessero fare le saputelle mi sono messa a servire bicchieri di vino,ginger,birra e caffè,le cose più richieste,senza sbagliare mai.

Ho imparato tutti i nomi e le abitudini dei clienti;con alcuni bastava un cenno per capirsi e servire loro quello che desideravano. Non sono mai mancata un giorno e per far contente le mie colleghe,ovvero quella che era la mia collega di turno, pulivo sempre la macchina del caffè prima di andare via .
Mi sono prestata anche a fare lavori nella cucina ,in momenti di poco traffico nel bar,perché loro organizzano spesso cene o pranzi soprattutto per il fans club dell'Inter il cui presidente è Alberto Vecchioni.

Il mio entusiasmo nel riscoprirmi capace di essere nuovamente in grado di fare qualcosa è stato grande poi con la scusa di dover andare in un locale pubblico l'imput a presentarmi sempre in ordine,ben vestita,truccata,con lo smalto sempre diverso a seconda degli abiti che indossavo era più forte di quanto già non lo fosse diventato stando al C.R.A.

Le battute e gli scherzi (tipo slacciarmi il grembiulino o mettermi in confusione o dirmi:ma io ti ho salutato?^^) fra noi erano all'ordine del giorno ma non c'è mai stato nessuno che si è permesso di mancarmi di rispetto e viceversa ovviamente.

Per le ore che facevo (2 e mezza 3 volte alla settimana )sono stata anche ben pagata;con i soldi guadagnati ho incominciato a comprare gli utensili necessari (e a marzo ho incominciato a pagare l'affitto) per la casetta che mi aveva nel frattempo trovato la mia amica-collega Laura .

Grazie a Laura inoltre,che è amica della mia padrona di casa,l'affitto mi è stato messo a 300 euro anzichè 400 ed inoltre ho pagato solo un mese di caparra.

Le devo molto e spesso ci vediamo per bere un caffè insieme o mi invita a cena.
Anche i miei clienti quando mi vedono in giro per Stradella si fermano a parlare con me.
Ogni tanto vado a trovarli al bar ma uscita dal C.R.A. mi è tornata la depressione e preferisco,al pomeriggio,farmi una dormita.

L'altro giorno su consiglio di Laura sono andata a chiedere se mi riprendono a lavorare .In fondo ci ho passato nove mesi e sono pratica ma non mi hanno ancora risposto.


Io un po' ci spero e un po' no perché non mi sento più in forma come prima inoltre mi sono fatta male ad una gamba e mi fa male il ginocchio .Il lavoro non è stressante e spesso ci si sedeva fuori a fumare una sigaretta o a chiacchierare ma adesso sarebbero più ore e non so se ce la farei.

Io spero basti così Claudio cmq ci vediamo e ne parliamo. Ora metto il racconto sulla chiavetta e poi te lo passo.

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